Partiamo dal Rifugio-Albergo Alto Matanna (nel Comune di Stazzema), dove nel 1923 venne fondata la sezione di Lucca del CAI. Una volta arrivati è possibile parcheggiare la propria auto in un ampio parcheggio. Intorno troviamo animali di ogni genere, spesso lasciati al pascolo: mucche, cavalli, pavoni, caprioli, cinghiali, oche, papere…
La nostra escursione inizia imboccando il sentiero 5 in direzione Callare del Matanna dove è posta una croce. Superata la croce, proseguiamo su una traccia blu che percorre tutta la cresta fino ad arrivare alla panoramica vetta del Monte Nona (1297 m), conosciuto anche come delle Porche, poiché in passato coltivato a terrazzamenti.
Proseguiamo seguendo la cresta fino alla fine, per poi iniziare a scendere lungo il versante est. Il sentiero non è molto visibile, ma dopo un piccolo tratto è possibile intravedere una traccia indicata dagli omini di pietra. In questo tratto è possibile perdere la giusta traccia, continuiamo comunque in direzione nord, finché saranno nuovamente visibili i segnali in pietra. Si consiglia di fare molta attenzione e scendere con calma poiché spesso il paleo può risultare scivoloso e pericoloso. Ad un certo punto il nostro sentiero si inserisce su un sentiero CAI, il 109, che seguiamo scendendo verso sinistra in direzione Foce delle Porchette (o di Palagnana) dove si trova una Maestà con la Madonna col bambino. La foce divide il Monte Nona dal Monte Croce, verso il quale ci dirigiamo seguendo il sentiero 108. Superiamo quindi il tratto roccioso de Le Scalette all’interno di una forra secca, dove è necessario fare particolare attenzione quando le rocce risultano bagnate.
Arriviamo così alla Fonte del Pollino (che si trova alla sinistra dell’indicazione, leggermente nascosta), unica fonte d’acqua lungo il percorso, in mezzo ad una fresca faggeta. Proseguiamo sul sentiero 108 finché, sulla sinistra, è visibile una deviazione segnata in blu in direzione Monte Croce. La traccia sale ripida verso la vetta attraversando dei verdi prati.
Arriviamo così alla vetta del Monte Croce (1312 m), così chiamato poiché i quattro crinali che lo compongono vanno a formare una croce. Il Croce, dal quale possiamo ammirare una bellissima panoramica sulle Apuane, è conosciuto e frequentato soprattutto per la bella fioritura delle giunchiglie durante il mese di maggio, quando i versanti si colorano di bianco creando uno spettacolo molto suggestivo.
Goduto appieno del panorama e della bellezza della natura circostante, riprendiamo il cammino scendendo dal sentiero ad est fino a ricongiungerci con il 108 che seguiremo sempre in direzione est. Raggiunto il boschetto il sentiero prosegue fino a Il Termine (o Colle delle Baldorie) dove sono visibili i cippi che segnavano il confine, esistente fino all’Unità d’Italia, tra il Granducato di Toscana ed il Ducato di Modena. Il nostro percorso però devia a sinistra leggermente prima di raggiungere Il Termine, dove proseguiamo sul sentiero 137 che si snoda tra il Monte Croce e il Colle Maschio.Questo sentiero è stato chiuso per lungo tempo a causa della caduta di molti alberi. Adesso è di nuovo percorribile, potendo superare gli alberi rimasti senza alcuna difficoltà. Ad un certo punto troviamo un tratto con una catena, dove si consiglia di fare particolare attenzione poiché leggermente esposto. Il sentiero prosegue nel bosco fino ad innestarsi sul sentiero 6 proveniente da Fornovolasco.
Proseguiamo quindi seguendo la salita a sinistra dove, una volta superato un tratto tra le rocce, arriviamo alla Foce di Petrosciana, altro snodo sentieristico con una bella visuale sul Procinto e sul Nona. La foce è un antico valico tra l’Alta Versilia e la Garfagnana, dalla quale è possibile salire anche sul particolare e spettacolare Monte Forato. Proseguiamo così sul sentiero 6, fino ad arrivare ad un nuovo bivio dove il nostro percorso si innesta sul sentiero 124. Proseguiamo a sud, verso sinistra, seguendo il 6 il quale, dopo una nuova deviazione, diventa il 109. Risaliamo il sentiero per raggiungere di nuovo la Foce delle Porchette. Continuiamo così a seguire il 109 grazie al quale ritorniamo all’Alto Matanna, dove la nostra escursione si conclude.
Partenza: | Alto Matanna |
Arrivo: | Alto Matanna |
Lunghezza: | 11 Km |
Durata: | 5 h circa |
Dislivello: | 962 m |
Terreno: | |
Difficoltà: |