L’itinerario inizia dal centro di Ponte a Moriano, dove, dietro il teatro è presente un ampio parcheggio (Maurizio Mennucci) dotato anche “di fontana”. Per imboccare la salita ci dirigiamo in direzione nord imboccando via di San Gemignano fino a giungere all’omonima chiesa. A questo punto svoltiamo a sinistra imboccando Via di Vinchiana, la percorriamo per la sua interezza (passando al di sopra della centrale idroelettrica) fino ad imboccare Via Nazionale, che costeggia il fiume Serchio. Dopo poco più di 200 m svoltiamo sulla destra in Via Pieve di Brancoli per imboccare poco dopo sulla sinistra Via di S. Giusto di Brancoli. La salita asfaltata procede lieve per circa 3 Km, ma già dopo poche centinaia di metri dalla chiesa di S. Giusto di Brancoli si può godere di una splendida vista sul Serchio che si snoda verso Lucca. Giungiamo adesso all’incrocio con Via Pieve di Brancoli, svoltiamo a sinistra.
Dopo circa 50 m, imbocchiamo sulla sinistra una strada che sale nel senso opposto al nostro.
Percorrendola interamente, giungiamo ad un ulteriore incrocio. Svoltiamo a sinistra.
La Linea Gotica
A questo punto del nostro percorso ci troviamo proprio dove sul finire della Seconda guerra mondiale fu costruita la Linea Gotica. Con l’avanzare degli alleati da sud, l’esercito tedesco costruì una serie di fortificazioni da una costa all’altra dell’Italia centrale. Su questi monti della Brancoleria si trovano ancora le gallerie che furono occupate dai tedeschi. Questa zona fu scelta per la sua posizione di grande importanza strategica in quanto le cime intorno al Serchio permettono un completo controllo sulle valli circostanti. Per la realizzazione di questo sistema di tunnel e postazioni furono operati numerosi rastrellamenti per ottenere manodopera dagli abitanti locali.
La strada continua in salita. Dopo poche centinaia di metri ha inizio lo sterrato che porta ai piedi della Croce di Brancoli (le indicazioni sono comunque ben visibili). Dalla Croce si ha una magnifica vista del profilo delle Alpi Apuane, dal Prana, passando dalle Panie fino a Foce al Giovo.
Il percorso riprende con un brevissimo tratto di discesa che parte proprio dai piedi della Croce verso est, questo ci riporta sul sentiero fatto in salita che procederebbe già a sinistra. Il nostro itinerario continua dritto in direzione Tubbiano, lungo il sentiero 202. Dopo alcuni km di falso piano, il sentiero 202 svolta a sinistra in località “Croce del Padre Barsanti” (695m) e si snoda per circa 1km nella boscaglia. Giungiamo a questo punto a Foce al Lupo; proseguiamo dritto e imbocchiamo il così detto sentiero di Brancoleria, caratterizzato da un terreno molto rosso. Giungiamo a questo punto alla strada asfaltata, continuiamo a scendere per alcuni km, fino a che sulla sinistra non troviamo una strada sterrata carrabile (prima dell’abitato di Deccio di Brancoli). Proseguiamo la strada sterrata in direzione Tramonte. Giunti all’inizio di Via di Tramonte, svoltiamo a destra imboccando il sentiero 202. Il single track prosegue in direzione convento dell’Angelo.
Giunti alla strada asfaltata, continuiamo a scendere. Dopo il tornante il sentiero 202 prosegue all’interno di un cancello. Con molto rispetto e portando le nostre MTB a piedi è possibile entrare all’interno per godere della magnifica vista sulla piana e dell’architettura del convento.
Il convento dell’Angelo
Il convento dell’Angelo fu costruito per volere di Carlo Ludovico di Borbone per i Padri Passionisti. L’opera venne edificata dall’architetto Lorenzo Nottolini tra il 1827 e il 1830. L’opera dalle forme antiche, col la facciata classica di un tempio greco, si sposa perfettamente con l’ambiente circostante. La combinazione tra il gusto antiquario tipico dell’Ottocento e la scenografica vista della pendice del monte rende questo monastero uno dei maggiori monumenti della Lucchesia.
A questo punto il sentiero 202 continua a scendere in direzione Vinchiana. Arrivati all’abitato ripercorriamo a ritroso Via di Vinchiana fino a giungere nuovamente al parcheggio Maurizio Mennucci di Ponte a Moriano.