Itinerario del Monte Faeta (Lucca – Capannori – Pisa)

Itinerari, Mountain-bike

 

 

Questo itinerario ha inizio in una frazione di Guamo (Capannori), località raggiungibile facilmente in bicicletta dal centro di Lucca. Se arrivate da un altro Comune, consigliamo di caricare la mountain bike sull’auto o sul furgone e raggiungere il punto di partenza con il mezzo a motore (il parcheggio è quello in via di Vorno, Guamo).

I primi chilometri si sviluppano su strada asfaltata. È il tratto iniziale, quello che permettere di raggiungere il paese di Vorno (Capannori), dov’è possibile riempire d’acqua le borracce nelle due fontane presenti. La prima si trova a finaco della Chiesa, l’altra lungo la via di Valle, a poche decine di metri di distanza l’unca dall’altra.

La chiesa di Vorno è dedicata a San Pietro. È attestata come Pieve dall’867 ed è forse una delle 28 già esistenti a Lucca al tempo del vescovo Frediano (irlandese, ricoprì la carica dal 566 fino alla sua morte). Dalla Pieve di Vorno dipendevano le chiese di Cantignano, Coselli, Guamove Verciano (secondo un documento dell’anno Mille). La chiesa è del XII secolo ed ha subito varie trasformazioni: della vecchia chiesa restano un capitello – attribuito alla scuola del Biduino – e alcune colonne. Nel 1793 viene deciso l’ampliamento e i lavori vengono affidati a Giovan Battista Petri (vengono abbattuti la parte centrale del porticato e la facciata, allineata alle ali del porticato, e viene alzato il campanile, costruito con la pietra di Guamo proveniente dalle immediate pendici dei Monti Pisani).

Costeggiamo la pieve, lasciandola alla nostra sinistra, e proseguiamo per via di Valle. La salita ci condurrà fino al Monte della Gallonzora (227 m), luogo dove sorge l’Osservatorio astronomico di Capannori. Superato l’Osservatorio ha inizio il percorso sterrato che ci condurrà fino alla vetta del Monte Faeta (Capannori, 837 m).

Circa 500 metri dopo la Foce della Gallonzora raggiungiamo il Colle di Dreon (295 m) e proseguiamo sulla via principale. Pedaliamo per circa due chilometri fino ad arrivare a un bivio (piuttosto evidente) e imbocchiamo l’itinerario che si trova alla nostra destra. Saliamo ancora. Superati alcuni tornanti, in prossimità di una curva, è presente un incrocio. Anche stavolta mantentiamo la destra e imbocchiano la strada sterrata che scende dolcemente fino a raggiungere la località Ghiaccietto (Capannori).

Proseguiamo lungo la via carrabile, che però stavolta ricomincia a salire. Dopo alcuni chilometri di sterrato carrabile raggiungiamo località Campo di Croce (612 m), che si trova sul confine tra le province di Lucca e Pisa.

Campo alla Croce rappresenta un crocevia. Da qua è possibile raggiungere tutti i luoghi più caratteristici e suggestivi dei Monti Pisani (oltre al Monte Faeta ricordiamo, tra gli altri, l’altopiano di Santallago, Costa Moriglione e l’Acquedotto Mediceo di Pisa).

Per arrivare al Monte Faeta è necessario proseguire lungo la strada che attraversa l’abetaia (la prima a destra) e che inizia subito a salire. Il primo tratto è piuttosto ripido. Quando incontrerete il laghetto antincendio (sulla destra), sappiate che la vetta sarà molto vicina. Manca solo l’ultimo strappo e arriverete in cima. La fatica sarà ripagata con una vista straordinaria. Dalla vetta del Monte Faeta, infatti, è possibile gettare lo sguardo a 360 gradi su tutto il territorio circostante. Nelle giornate dal cielo nitido, da qua potrete ammirare non solo la Piana di Pisa, il Monte Serra (917 m) e le principali vette delle Alpi Apuane, ma anche le isole dell’Arcipelago Toscano, dalla Gorgona all’Isola d’Elba. Nei giorni più tersi è possibile vedere anche la costa della Corsica.

Dopo una meritata pausa – e dopo aver scattato le foto di rito – ci apprestiamo alla discesa che ci porterà fino a Passo di Dante (San Giuliano Terme, Pisa, 215 m). Dalla vetta del Monte Faeta si prosegue lungo la via da cui siamo arrivati, che s’imbocca attraverso il boschetto. Il tratto di sentiero che inizia con la discesa è conosciuto come il “sentiero del nonno”, cui segue il “sentiero del bisnonno”. Il “bisonno” è stato realizzato per evitare il tratto finale di discesa, molto scavata. La deviazione tra l’uno e l’altro è ben visibile grazie alla fettuccia e ai segni realizzati con bombolette spry da altri mountain biker per indicare al meglio la via. Il single track si snoda nella tipica vegetazione mediterranea – con tratti più impegnantivi (ripidi con sassi) – fino a giungere al Monte del Carrara (Capannori, 602 m).

Da qui, svoltando a sinistra, si prosegue verso Santa Maria del Giudice (Lucca). Scendiamo lungo la strada sterrata carrabile. Dopo circa un chilometro svoltiamo a sinistra al primo bivio. La strada, dopo circa 1,5 chilometri, ci porterà al Passo della Conserva (Lucca, 558 m). Da qui proseguiamo a dritto. La strada, scorrevole e con molti tornanti, scende fino alla località Castagno (Lucca, 194 m). Si prosegue lungo l’unica strada (via del Monte), che sale costeggiando un traliccio. Dopo poco (circa un chilometro) raggiungiamo Passo di Dante.

Fino agli inizi del Novecento, Passo di Dante rappresentava la via di collegamento fra Santa Maria del Giudice (Lucca) e San Giuliano Terme (Pisa). Il nome è dovuto al fatto che è menzionato nell’inferno dantesco. Nel 33esimo canto della Divina Commedia (vv 28-30) Dante scrive: «Questi pareva a me maestro e donno, cacciando il lupo e ‘ lupicini al monte per che i Pisan veder Lucca non ponno».

Da Passo di Dante la strada sterrata prosegue per alcuni metri, dopodichè la via diventa asflatata. Proseguendo raggiungiamo l’abitato di Santa Maria del Giudice (Lucca).

Proseguendo per via Santa Maria del Giudice – che costeggia il Rio Guappero – si raggiunge via del Borgo. Attraversata la SS 12 radd (detta anche “diramazione lucchese”) si giunge nei pressi dell’Antica Trattoria Stefani (Via del Borgo 55, Lucca). La costegiamo, proseguendo lungo la riva del Rio Guappero. Costeggiano l’argine si raggiunge via del Ponte Guasperini (Lucca). Da qui proseguiamo verso la località Coselli, lasciamo sulla destra il ristorante “La Cecca” e raggiungiamo la località di Guamo, punto di partenza.

Lunghezza: 31,5 Km
Durata: 4 h
Dislivello: 950 m
Terreno:
Difficoltà: